L'osteria


Osteria Gigino

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Osteria storica

L'Osteria Gigino è uno storico locale di Genova aperto già negli anni venti e prende il nome da Luigi Vassallo detto "Gigino".
Un tempo luogo di raduno per giocatori di carte o biliardo che amavano gustare un bicchiere di vino; più tardi iniziò a servire piatti semplici preparati da Ida, mamma di Gigino.
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    Essendo Luigi un cacciatore, Ida iniziò a cucinare piatti a base di cacciagione e specialità tipiche genovesi come ripieni, pesto, arrosti; mentre il figlio (Gigino) serviva ai tavoli intrattenendo la clientela con barzellette e racconti.


    L'osteria divenne presto il ritrovo di artisti e amanti della buona cucina, tra cui anche ospiti illustri: il violinista Renato de Barbieri, il chitarrista Centanaro, il portierone Battara, il professor Dogliotti, Dapporto, Walter Chiari, Rascel, Gino Bartali, Gianni Morandi e la Pitagora, Alberto Marano.


    L’osteria in quegli anni era “fuori Genova”, andare a pranzo o cena da “Gigino” significava fare la classica gita domenicale fuoriporta. Difatti, in quei tempi, non esisteva Corso Europa e praticamente la città arrivava fino a Corso Buenos Aires. Per andare in “riviera” l’unica strada era la via Aurelia o via Romana della Castagna.


    Oggi con la crescita della città, pur essendo sempre nella stessa via, siamo a 100 m dal casello autostradale di Genova Nervi.


    Negli anni '80 Luigi Vassallo abbandonò l'attività che fu rilevata nell'ottobre del 1989 da Giorgio Bove. Dagli anni 90' Fabrizio e Laura, oggi titolari del ristorante, hanno rinnovato il menù e la cantina. Fabrizio, da sempre appassionato di carne, seleziona le migliori carni del macellaio di fiducia Dario Cecchini (da cui poi sono nate le Bistecche di Cecchini, fiorentine e costate di non meno di un chilo e mezzo l’una), ma ha portato sulla tavola anche altre specialità come il tonno del Chianti, sushi del Chianti, e lo speciale Giginoburger.

    Nel menù sono stati introdotti anche Patanegra, Jamon Serrano, cotto al tartufo e altri piatti liguri e toscani.


    Negli anni non sono mancati clienti celebri tra cui Vecchioni, Ric e Gian, Luvi de Andrè, Lillo Fossati, Beppe Gambetta, Paolo Calissano, Paolo Vallesi, e numerosi calciatori come Bortolazzi, Ruotolo, Torrente, Baldini e Caccia, Milito, Motta, Sculli, Palladino, Criscito, Palacio, Palombo, Quagliarella, Burdisso, Perin, Pavoletti.


Ristorante tipico per cene con amici

L'ambiente del ristorante è quello della classica osteria, che ancora oggi alle pareti conserva i quadri con cui spesso gli artisti pagavano i loro pasti.

Rustica e semplice allo stesso tempo, l'osteria si divide in tre sale: la prima in cui si accede è quella dove una volta era posizionato il bancone della mescita vini, è ideale per riunioni di lavoro o di famiglia; la seconda un tempo era la sala delle carte e del biliardo, ripropone le foto dei personaggi che frequentavano il locale ed è ideale per piccoli ricevimenti; la terza è la sala più piccola e intima, dove si è direttamente a contatto con l'oste.
Per entrare in osteria ancora oggi si deve suonare il campanello.
ORARI DI APERTURA
Lunedì siamo chiusi. Da martedì a venerdì solo la sera, pranzo su prenotazione. Sabato e domenica siamo aperti a pranzo e cena.
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